Introduzione

Lo studio evidenzia l’importanza del massimo assorbimento di ossigeno (VO2max) come indicatore di prestazione e salute cardiovascolare. L’allenamento di resistenza, compresi gli allenamenti ad alta intensità e gli esercizi continui, è essenziale per migliorare il V̇O2max. Tuttavia, la risposta individuale al V̇O2max è estremamente variabile. Questa variabilità può essere attribuita a diversi fattori, tra cui età, genetica (non modificabili) e caratteristiche dell’allenamento (modificabili). La comprensione e l’ottimizzazione dell’intensità dell’allenamento possono ridurre questa variabilità, migliorando l’efficacia dell’allenamento per differenti individui.

Obiettivo e Ipotesi

L’obiettivo principale dello studio era di confrontare la variabilità nelle risposte fisiologiche acute a tre diversi livelli di intensità dell’esercizio (moderata, pesante, HIIT) quando prescritti sia in base al VO2max (TRAD) che alle soglie fisiologiche (THR). L’ipotesi era che prescrivere esercizi usando THR (basato su potenza critica e soglia di scambio gassoso) avrebbe portato a una minor variabilità nelle risposte fisiologiche rispetto all’uso di metodi TRAD.

Analisi Statistica

Per valutare la variabilità delle risposte fisiologiche, sono state calcolate la deviazione standard e le medie delle risposte sia per gli allenamenti prescritti con THR che con TRAD. L’analisi includeva il confronto delle deviazioni standard usando il test F e la comparazione della proporzione di individui che completavano gli allenamenti THR e TRAD tramite il test chi quadro. L’uso di queste analisi statistiche sofisticate garantisce una valutazione accurata della variabilità e dell’efficacia dei due metodi di prescrizione dell’intensità dell’esercizio.

Risultati

I risultati hanno mostrato una riduzione dell’eterogeneità nella tolleranza all’esercizio e nelle risposte fisiologiche quando si utilizzavano soglie fisiologiche per prescrivere l’intensità dell’esercizio. In particolare, nei casi di esercizio di intensità pesante e HIIT, l’uso di THR ha portato a una maggiore uniformità nelle risposte fisiologiche e a una minore variabilità nella deplezione di W′. Questo indica che l’uso di THR per prescrivere l’intensità dell’esercizio può essere più efficace nell’ottenere risposte fisiologiche omogenee e prevedibili tra diversi individui.

Discussione

Questo studio è il primo a investigare in dettaglio la variabilità nella tolleranza all’esercizio e nelle risposte fisiologiche a esercizi di intensità moderata, pesante e severa prescritti sia in base a V̇O2max che a soglie fisiologiche come W e CP. I risultati suggeriscono che l’uso di CP come indicatore per prescrivere l’intensità dell’esercizio produce uno stimolo più uniforme tra diversi individui, rispetto all’uso del V̇O2max. Questa scoperta ha implicazioni importanti per la personalizzazione degli allenamenti e per massimizzare l’efficacia dell’esercizio in diversi atleti.

Considerazioni Pratiche

1. Importanza della Soglia Fisiologica nel Ciclismo: I risultati dello studio evidenziano come la prescrizione dell’intensità dell’esercizio basata su soglie fisiologiche (CP e GET) possa migliorare l’omogeneità delle risposte all’allenamento. Per esempio, un ciclista con un CP di 250 W potrebbe trovarsi a lavorare più efficacemente a un’intensità pari al 90% del suo CP (225 W) piuttosto che a un’intensità prescritta genericamente basata su una percentuale del suo VO2max. Questo permetterebbe un allenamento più personalizzato e potenzialmente più efficace.
2. Applicazioni nel Training Ciclistico: Considerando la variabilità individuale nell’assorbimento di ossigeno e nella capacità di lavoro al di sopra della soglia critica, gli allenatori possono usare questi parametri per creare programmi di allenamento più mirati. Per esempio, un ciclista che si allena per gare di resistenza potrebbe concentrarsi su esercizi che migliorano la resistenza a lungo termine al di sotto del CP, mentre un ciclista focalizzato su gare di brevi distanze o sprint potrebbe trarre maggior beneficio da allenamenti che spingono l’intensità vicino o al di sopra del CP.
3. Efficacia nel Training ad Alta Intensità (HIIT): L’uso di CP e GET nella prescrizione del HIIT assicura che gli atleti lavorino a un’intensità che massimizza il loro potenziale di miglioramento senza eccedere i loro limiti fisiologici. Ad esempio, un ciclista che esegue intervalli di HIIT a un’intensità calcolata sul proprio CP avrà una maggiore probabilità di completare l’allenamento con successo e con risposte metaboliche consistenti, rispetto a un allenamento prescritto semplicemente come una percentuale del VO2max.
4. Monitoraggio e Agiustamento del Carico di Allenamento: I risultati dello studio suggeriscono anche l’importanza del monitoraggio continuo delle soglie fisiologiche come CP e GET. Con il tempo e con l’adattamento all’allenamento, queste soglie possono cambiare, richiedendo aggiustamenti nel piano di allenamento. Per esempio, un aumento del CP in un ciclista può indicare una maggiore capacità di lavoro e resistenza, suggerendo la necessità di aggiornare l’intensità e la durata degli allenamenti per mantenere la loro efficacia.
5. Implicazioni sulla Salute e Prevenzione degli Infortuni: Un’accurata prescrizione dell’intensità basata su CP e GET può aiutare a prevenire l’eccessivo affaticamento e il rischio di infortuni. Eseguire allenamenti ad un’intensità troppo alta per le capacità individuali può portare a stress eccessivo sul corpo, mentre lavorare sotto la soglia appropriata potrebbe non produrre i miglioramenti desiderati. Un equilibrio ottimale, guidato da misure fisiologiche personalizzate, può promuovere una crescita sostenibile e la salute a lungo termine del ciclista.